La Spes scende in campo nell'ultimo match casalingo del girone di qualificazione ai playoffs per risollevare il morale e le proprie sorti.

Spes Mentana bk

2
DAMIANI[ 0 ]
3
ANTONELLI[ 4 ]
4
D'OFFIZI (k) [ 2 ]
6
SANTILLO [ 0 ]
11
MAZZUCCATO E. [ 13 ]
12
VANNOZZI [ 5 ]
13
ANGELINI [ 8 ]
15
GIAGNORIO [ 4 ]
16
MAZZUCCATO F. [ 11 ]
17
RAPONE [ 2 ]
21
BALDUCCI [ 5 ]
All.
Sabelli

Finalmente si vedono spalti "gremiti" di tifosi ed anche in Tribuna d'Onore inziano a sedere esponenti di spicco della politica locale, presenti al Palaspes per veder giocare la nostra Amata e rinfrescare i propri (lontanissimi) ricordi cestistici ed il proprio senso di appartenenza mentanese.

Al Palaspes arriva Campofiorito, fanalino di coda del girone, la classica partita in cui l'avversario non ha davvero nulla da perdere, mentre i padroni di casa con una vittoria ipotecherebbero il secondo posto matematicamente e manterrebbero vive le speranze di primato, annacquate dalla brutta battuta d'arresto contro Amaldi. Per tutte queste ragioni e per la posta in palio ci piacerebbe dire che la Spes, scrollatasi di dosso le solite ansie da prestazione, sia partita in maniera convincente e determinata. Ma ahinoi non possiamo. La squadra, seppur un po' in punta di piedi, gioca la sua pallacanestro su ambedue i lati del campo e soprattutto in difesa brilla per abnegazione e maggiore fisicitá. Tuttavia in attacco, nonostante l'incredibile mole di azioni costruite, i biancoverdi sbagliano canestri facili, ma facilifacili e non riescono a prendere il largo sin dalla prima frazione di gioco che infatti si chiude sul 10-5. Il secondo quarto é la fedele ed esatta riproposizione del precedente. La squadra continua ad offrire una prestazione di livello in difesa ma nell'altra metá campo sono troppi gli errori: dalla lunga distanza non si trova precisione e sotto i canestri si commettono ingenuitá troppo evidenti per esser vere. L'ansia sale e non molla gli uomini di coach Sabelli, memori del drammatico e rocambolesco finale di partita contro Amaldi dove si é persa una partita giá vinta a causa degli stessi errori dei primi venti minuti odierni. Si va così alla pausa lunga sull'emblematico risultato di 20-10.

Forse l'intervallo non é mai stato cosí rigenerante come stasera perché, nonostante fosse sufficiente una vittoria stiracchiata per garantirsi almeno il secondo piazzamento in classifica, era importante guardarsi negli occhi per capire l'importanza di dover vincere convincendo e maturando una piena coscienza dei propri limiti e dei propri (ottimi) mezzi. Ovviamente per fare tutto ció servono le gambe, il fiato, le percentuali, le leppe&panacche, la testa ma soprattutto la voglia di giocare e di farlo coralmente. Beh... come nella più classica delle tradizioni biancoverdi, il risveglio c'é stato e si é visto. Il DNA di questa squadra é certamente più volto all'attacco che alla difesa e per questo si é sofferto in quelle (finora poche...) occasioni in cui si sono abbassate le percentuali offensive, peró stasera si é saputo lottare con un ritrovato e rinnovato vigore difensivo, indispensabile proprio per tamponare gli scarsi risultati dell'attacco nella prima metá di gara.

Nella terza frazione, infatti, dopo l'iniziale tentativo degli avversari di rientrare in partita (arrivando sino a -5 nei primi minuti di gioco), si ritrovano finalmente punti facili in contropiede e canestri pesanti dalla lunga e media distanza. I nostri sono tornati e Campofiorito appassisce sotto i colpi della Spes. I biancoverdi riescono ad imporre con continuitá la propria evidente fisicitá maggiore mandando a referto tutti i lunghi che, a loro volta, attirandosi le attenzioni della difesa avversaria, valorizzano gli esterni con passaggi illuminanti che inevitabilmente permettono ai tiratori mentanesi di incrementare percentuali ed efficienza offensive. Davvero molto bene.

L'ultimo quarto di gioco é ordinaria amministrazione e la Spes, pur inserendo il pilota automatico, mantiene un doveroso e abbondante margine di vantaggio, senza infierire sui giovanotti avversari ma sfruttando al meglio l'occasione per rodare ed oliare quegli schemi che nelle ultime settimane sembravano essersi un po' inceppati.

Ma il meglio deve ancora arrivare... infatti Roberto Nostalgia Antonelli, sfruttando uno dei vari agganci cestistici che si é creato nei tantissimi anni in cui ha incantato le platee di mezzo mondo, mette in circolazione lo scoop della settimana: "Per la corsa al primo posto è tutto riaperto, adesso dipende solo da noi. Ieri San Venanzio ha perso in casa contro Casilino... probabilmente saranno andati con la promozione altrimenti non si spiega. San Venanzio deve andare ancora ad Amaldi e non se la porta da casa". BOOM! A 24 ore dal match vinto la notizia fa il giro di tutti i gruppi di whatsapp riconducibili alla Spes: i veri contendenti al primato nel girone soffrono una pesantissima battuta d'arresto casalinga contro la compagine piazzata al quarto posto nel girone e così, in virtù dello scontro diretto conclusosi con una differenza canestri complessiva a favore della Spes, i ragazzi di coach Sabelli ritrovano la vetta della classifica a due giornate dalla fine. ALÉ!

Come giá abbiamo avuto modo di dire, sto sport a noi ce piace pure quanno ce fa rosica', figuramose quanno ce fa invasa'. Infatti, appresa la notizia tutti i ragazzi hanno ghignato sapendo di avere ancora chance di primato, benché gli ultimi due incontri stagionali saranno dei veri match point che purtroppo i biancoverdi si giocheranno in altrettante trasferte non facilissime... basti pensare che si scenderá in campo in ambo le occasioni di domenica alle 18, orario notoriamente riservato alla pennica pre-lunedì, un indispensabile momento di relax dopo i classici bagordi e stravizi del pranzo domenicale. Purtroppo stavolta non ci sará né tempo né modo di dormire, ma ció non toglie che si potrá sognare. Daje Spes.


 

Arsenal

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